La Domenica precedente la Festa in onore di San Sebastiano Martire i devoti, che hanno in precedenza tagliato nodosi rami dall’alloro o agrifoglio, scorticato il tronco e appeso un fiocco rosso e delle bacche depositano l’alloro davanti al Palazzo della Città (una volta Palazzo dei Giurati), creando così un improvvisato bosco magico. L’alloro ricorda il bosco di alloro sacro ad Adone dove S. Sebastiano, legato nudo ad un albero, è bersaglio delle frecce dei feroci arcieri della Mauritania.
A mezzogiorno, dalla chiesa di S. Nicolò viene portato in processione S. Antonio Abate, il quale nel suo breve percorso attraversa questa piccola e improvvisata foresta e con la sua intercessione rende fertile la terra e gli animali, esorcizzando i mali. Dopo il rientro di S. Antonio nella Chiesa di S. Nicolò, al suono di cornamusa e tamburi, i devoti danno inizio alla sfilata dell’alloro lungo le vie della Città fino alla Chiesa di S. Maria Assunta per farlo benedire e lasciarlo in omaggio alla Chiesa di S. Maria o di S. Nicolò.