Iniziò il percorso scolastico a Tortorici per proseguirlo presso il liceo di Patti ed infine alla facoltà di Medicina di Torino.

Fu vicesindaco dal 1960 al 1964 nella giunta di Cesare Di Vincenzo, poi motivi di lavoro fuori sede ed un gravissimo lutto familiare lo costrinsero ad allontanarsi per qualche tempo dalla politica attiva.

Nel 1975, nelle liste della Democrazia Cristiana, fu eletto Sindaco rimanendo in carica fino al marzo del 1983, quando dovette farsi da parte per combattere la sua battaglia per la vita che lo vide perdente, dopo un anno segnato da indicibili sofferenze, a soli 60 anni di età.

Nel periodo in cui resse l’amministrazione del paese furono realizzate fondamentali opere pubbliche: la strada a scorrimento veloce Tortorici – Rocca di Caprileone; i viadotti lungo il fiume; le piazze realizzate attraverso la copertura parziale del fiume; i plessi scolastici nelle frazioni di Capreria, Randi, Sceti e Sciortino; l’illuminazione elettrica nelle borgate; la nuova sede Municipale; gli acquedotti comunali Tassita e Giannì; la creazione di strade rotabili per collegare al Centro Urbano le 72 borgate di Tortorici; opere queste realizzate con scarsissimi mezzi economici ma con esemplari decisionismo, rapidità ed intraprendenza.

Sul fronte culturale, in collaborazione col Centro di Storia patria diede impulso alla riscoperta delle tradizioni, con l’organizzazione di manifestazioni che ricordassero la civiltà agro-pastorale e artigiana.

Uomo giusto, intelligente, capace e di cristallina ed indiscussa onestà, fu “il Sindaco di tutti”, qualunque fosse l’ideologia politica del suo interlocutore.