Razionalizzazione del consumo di acqua potabile e divieto di uso improprio e spreco.

Il Sindaco per la necessità di tutelare le riserve irrigue a disposizione per l’approvvigionamento durante il periodo estivo, particolarmente critico a causa dell’aumento delle temperature, della scarsità delle precipitazioni, dell’aumento dei consumi dovuta alla maggiore presenza nel territorio di altri cittadini, con l’ordinanza n. 42 del 13 luglio 2020, ha regolamentato e disciplinato l’utilizzo dell’acqua potabile. Di seguito il testo completo dell’ordinanza:

PREMESSO che l’acqua è un bene pubblico essenziale e di rilevante importanza, ma comunque esauribile il cui uso deve essere garantito in maniera uguale e conforme a tutti i cittadini, nel rispetto dei principi di uguaglianza, non discriminazione, trasparenza ed efficienza;

CONSIDERATO che la stagione estiva, la scarsità delle precipitazioni e la conseguente riduzione delle riserve di acqua impongono la necessità di adottare un rigoroso contenimento del consumo dell’acqua potabile, onde evitare il rischio di non poterne garantire l’uso ai cittadini in maniera uniforme;

PRESO ATTO della necessità di tutelare le riserve irrigue a disposizione per l’approvvigionamento durante il periodo estivo, particolarmente critico a causa dell’aumento delle temperature, della scarsità delle precipitazioni, dell’aumento dei consumi per maggiore presenza nel territorio di altri cittadini;

RILEVATO che l’uso dell’acqua può essere assoggettato a regolamentazioni e limitazioni in presenza di motivi speciali e di pubblico interesse che ne impongano la necessità di preservarne l’uso;

RITENUTO necessario regolamentare e disciplinare la concessione e l’erogazione dell’acqua per usi domestici ed extradomestici al fine di consentirne un utilizzo razionale, corretto ed effettivo;

RICHIAMATO il D.Lgs. 152 del 2006 e smi;

RICHIAMATO l’art. 50 del D.Lgs. 267/2000;

RICHIAMATO il vigente Regolamento per l’uso e la distribuzione dell’acqua potabile, approvato con deliberazione di Commissario Straordinario n. 20 del 26.4.1995 e smi.;

ORDINA

  • l’uso dell’acqua è consentito per gli stretti bisogni igienico sanitari e domestici della famiglia;
  • il prelievo e il consumo dell’acqua devono essere orientati al rispetto rigido del principio di precauzione e divieto di spreco;
  • l’adozione di qualsiasi comportamento orientato al rispetto di ogni utile e necessario accorgimento per ridurre al minimo gli sprechi;
  • non è consentito il lavaggio personale e autonomo dei cortili, piazzali, autovetture e veicoli a motore in genere;
  • non é consentita l’irrigazione di orti ad utenze che non siano a ciò abilitate;

AVVERTE

  • che in caso di violazione delle disposizioni contenute nella presente Ordinanza si applichi la sanzione da 25€ a 500€, ai sensi dell’art. 7bis del Tuel;
  • che avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso al Tar competente entro il termine di 60 giorni ovvero Ricorso Straordinario al Presidente della Regione Siciliana entro il termine di 120 giorni

DISPONE

  • la pubblicazione della presente Ordinanza all’Albo Pretorio dell’Ente e nell’apposita sezione Amministrazione Trasparente – Informazioni Ambientali;
  • la comunicazione nei vari canali istituzionali e mediante affissione nei pubblici esercizi;
  • la trasmissione della presente alla Prefettura di Messina, all’Ufficio Tecnico, all’Ufficio di Polizia Municipale che è incaricato della vigilanza, alla stazione dei Carabinieri di Tortorici, al posto fisso di Polizia di Tortorici, al Distaccamento Forestale di Tortorici.
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