Un laboratorio di ricerca-azione interdisciplinare e partecipata per il Ri.U.So. del Borgo di Tortorici e del suo territorio

Si svolgerà sabato 23 novembre a partire dalle 9,00 nella Sala Consiliare “Giovanni Paolo II” del Comune di Tortorici, un laboratorio di ricerca-azione interdisciplinare e partecipata per il Ri.U.So. (Riabilitazione Urbana Sostenibile) del Borgo di Tortorici.

L’evento è organizzato in collaborazione dal Comune di Tortorici, dall’IBAS (i Borghi ad Armonia Sociale) e dalle Associazioni Riunite Pro Tortorici e vedrà la partecipazione di più di quaranta esperti di diverse discipline che daranno vita al laboratorio di idee volte a rendere il borgo di Tortorici contenitore di vita di qualità, nel quale si sviluppano processi culturali attivi all’attualità ed interpreti del futuro.  Il progetto non vuole portare la modernità nel passato bensì il passato nella modernità, attraverso l’attivazione di processi di qualità.

In sostanza non si tratta di un progetto urbanistico ma di un progetto di un nuovo sistema di vita, concepito da una progettazione interdisciplinare. Discipline diverse – 40 esperti di saperi diversi.

In questo scenario l’idea del passato si trasforma in una condizione rassicurante e la sua riabilitazione è l’unica prospettiva accettabile e sostenibile.

Ma dove trovare l’idea del passato nel presente? Se si guarda il territorio le tracce più visibili e più concrete del passato sono i Centri storici e i borghi antichi. Luoghi che conservano, più o meno integra, la forma della nostra storia. Autentici libri di pietra dalla cui attenta lettura è possibile con chiarezza capire e discernere quanto di buono essi hanno rappresentato per l’uomo e quanto no. Nelle pietre scolpite dei nuclei urbani d’antica fondazione, dei piccoli borghi, sempre più in abbandono, e nei territori che li circondano, ove si trova ogni risorsa essenziale per l’uomo, ci sono ancora quelle condizioni di un possibile inurbamento nuovo, non più a scala urbana, ma a scala umana. Bisogna operare un cambio di rotta: invece di transitare il passato nella modernità portare la modernità nel passato.

L’idea del riuso dei nuclei urbani d’antica fondazione viene quindi concepita come una grande occasione. Una grande risorsa con la quale produrre qualità di vita.

La realtà di questi organismi e la loro estrema complessità solitamente sfuggono allo sguardo specialistico e ad essi non si possono somministrare soluzioni guardando da un solo punto di vista.

Così, la soluzione è superare gli steccati disciplinari attraverso l’approccio interdisciplinare.

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